A Notting Hill alcune strade si chiamano crescent perché crescono a mezza luna: Blenheim Crescent, Elgin Crescent, sorgono attraverso colorati negozietti e si ricongiungono alla principale Ladbroke Grove, la parallela west di Portobello Road.
Si chiama Graham & Green il negozio di arredamento e chincaglierie varie che ha attirato la mia attenzione: coperte e cuscini, oggetti per la casa, fenicotteri di vari materiali… a questo proposito, pare ormai questacosaqua dei fenicotteri sia indispensabile e onnipresente. Non c’è collezione di abbigliamento che nelle ultime stagioni non abbia presentato almeno un flamingo sotto qualche forma, e per l’arredamento non si fanno eccezioni! A me erano sempre sembrati animali strani, esotici e distanti, finché nell’Estate di circa dieci anni fa, arrivando in auto a Cagliari al tramonto, sullo sfondo di un paesaggio quasi lunare delineato dalle pale eoliche, uno stormo di fenicotteri è volato sopra il tetto della mia automobile: un’immagine tutta rosa e speciale che non dimenticherò mai.
Ma torniamo in Inghilterra e precisamente a Notting Hill (due parole che accendono nella mia testa questa canzone): in questo negozio faccio grande shopping di regalucci, e dopo essermi provata tutti gli anelli di una ricca vetrinetta (avendo letto solo alla fine Please ask before touching.. ooops I did it again!) esco con un po’ di sacchetti e un anello fatto a corona al dito, e più che soddisfatta continuo la mia passeggiata verso una tappa per me obbligatoria ogni volta che torno a Londra, ovvero The Spice Shop, un minuscolo negozio dall’insegna gialla e rossa con centinaia di spezie e condimenti racchiusi in micro sacchetti o in scatole di latta. Con mia estrema delusione tuttavia trovo la porta chiusa, senza biglietti che diano motivazioni, e in nessun negozio vicino sanno dirmi qualcosa: purtroppo dovrò rinunciare al Garlic Tzatziki Mix che ho finito da tempo, mettendolo mentalmente in nota per la prossima visita. Se avrete più fortuna di me, sappiate che tentare di percepire gli aromi annusando le centinaia di sacchetti di spezie è praticamente impossibile, dal momento che si confondono tutti in questo minuscolo spazio, ma in generale i curry sono molto aromatici: comprate a caso.
L’altro mio negozio del cuore in Blenheim Crescent, giusto dall’altra parte della strada, non mi tradisce e ha la porta spalancata: è Books for Cooks, una libreria di soli libri di cucina dove è praticamente impossibile non trovare il libro di ricette che fa al caso vostro, tra i suoi scaffali stipatissimi e alti fino al soffitto; in più sul fondo del negozio c’è qualche tavolino con una mini cucina, perché non fermarsi a leggere durante il pranzo? Personalmente adoro collezionare libri di ricette, ne ho molti e ne compro sempre di nuovi per prendere ispirazione. Per le cucina italiana trovo utilissimo Il Cucchiaio d’Argento, e mi piacciono molto i libri di Donna Hay e Ferran Andrià, oltre che il bellissimo testo di Alain Ducasse che si intitola Nature (che dopo l’edizione in francese, ho pensato di comprarmi anche in italiano) e i libri dell’inglese Nigella Lawson che, nel dubbio, suggerisce sempre di raddoppiare le dosi di burro –e mi sembra sempre un’ottima idea-.
Devo seguire la mia tabella di marcia, il lavoro presto mi chiamerà: decido di risalire la strada verso Notting Hill Gate per prendere la metropolitana, e lo faccio attraversando Portobello Road. Questa strada, nonostante le nuove aperture di brutti negozi per turisti, è sempre bella e affascinante e mantiene viva la tradizione dell’antiquariato con tante vecchie insegne: ve la consiglio in particolare il Sabato Mattina, quando si riempie di bancarelle di ogni tipo, molte con capi Vintage davvero notevoli (Paul Smith in un’intervista ha dichiarato di visitare il mercatino del Sabato per prendere ispirazione per le sue collezioni). Rimango affascinata dalle abitazioni colorate, con i tipici portoncini con colore in contrasto e i micro giardini con fiori meravigliosi.. Fuori da una di queste case due anziani signori stanno facendo giardinaggio, con ottimi risultati: vasi di fiori azzurri e rosa sulle scale di casa, e piante fiorite nel giardinetto di erba verde. Sorrido, e mentre inizia a cadere la-tipica-pioggerellina-inglese mi faccio un selfie con un uno strano fiore alto due metri che sembra uscito da Alice nel Paese delle Meraviglie. Poco prima di scendere in metropolitana, una ragazza fuori da Starbucks mi regala un sorriso e un assaggio di una cosa pannosa e super buona al caffè: questa città non fa altro che coccolarmi.
Tornata in hotel mi cambio velocemente, lo show-room di Hackett, il marchio inglese da uomo a cui siamo molto affezionate e che mi attende per l’ordine della prossima Estate non è distante, ma visto che la pioggia si sta impegnando non poco ci vado in autobus. Arrivo in New Bond Street, al civico accanto a Christie’s dove la sera sarà presentato il libro di fotografie di Brooklyn Beckham (cosa che scoprirò solo il giorno successivo) e salgo le scale. La porta dello show-room mi ricorda quella del college di York dove avevo passato un’Estate, con la differenza che la maniglia è un ombrello 😀 Mi accoglie Stefano che conoscendomi mi lascia libera di girare e frugare tra i tantissimi articoli della bellissima esposizione e scelgo quello che più mi piace tra felpe, camicie, borsoni, costumi da bagno e scarpe. Dopo aver compilato l’ordine sono nuovamente libera di scorrazzare per Londra, e decido di farmi un giro tra le lussuose vetrine di New Bond Street sotto una pioggia più seria che mi fa apprezzare una volta di più la giacca impermeabile Herno che indosso: un tessuto di leggero Gore-Tex che fa veramente la differenza. Il mio stomaco mi ricorda che saltato il pranzo, e visto che da tempo volevo visitare il punto vendita Burberry di Regent Street, mi viene in mente che questo splendido negozio ospita il Thomas’s Bar.. e che dire: è bellissimo. Vecchi tavoloni di legno adornati da semplici vasetti in vetro con camomilla o fiori di campo, il caminetto acceso (!!!) e un menù tipicamente inglese dove non mancano Lobster e Afternoon Tea. Mangio e mi riposo mentre ricarico il mio fidato telefono in una atmosfera resa ancora più rilassante dalle note di Burberry Acoustic, una colonna sonora nata dalla selezione di brani scritti principalmente da giovani cantanti inglesi (potete ascoltare la selezione Burberry Acoustic qui). Il Bar è direttamente collegato con il negozio, ma la vera sorpresa è al piano superiore dove si trovano altri tavoli più intimi e un’intera parete di ciondoli Thomas in cashmere, di tutti i colori e tipologie: Thomas con il trench, Thomas policeman, Thomas con il maglione, Thomas Punk.. Il negozio è splendido, e il fascino dei locali una volta adibiti a cinema e teatro si trova nelle scalinate e nella terrazza circolare che si affaccia sul piano terra. Faccio il pieno di mondo Burberry, pare non mi basti mai, e torno in hotel: questa mattina ho scoperto che il mio hotel ha la Spa. E fuori piove. Direi che ho un programma perfetto per la serata 😉 Non avevo pensato di mettere in valigia un costume da bagno e non senza difficoltà, visto che i super store di Oxford Street non lo ritengono un articolo di minimo interesse, riesco a comprarne uno, rimpiangendo i miei tre nuovi splendidi di Ralph Lauren che sono rimasti a casa.
Torno in hotel e scendo nella Spa dove gli ambienti sono divisi solo da alte e lunghe morbide tende bianche, e in grande silenzio, tra qualche bisbiglio do il via al relax: domani mi aspetta un’intera giornata, e l’aereo di ritorno è previsto solo la sera.
Buonanotte Londra, a domani 🙂